Andare a vivere in un paese che parla un’altra lingua o attraversarne tanti per scoprire com’è il mondo, per un anno o più, significa resettare la propria vita. Chi parte suscita un po’ di invidia e, nello stesso tempo, di ammirazione perché compie una scelta di grande cambiamento.
Si può mollare tutto perchè si desidera una vita migliore o perché si cerca una via di fuga da una situazione che non ci soddisfa, ma alla fine ci si rende conto che è il percorso a renderci felici e che il “paradiso” è dove stiamo bene, anche con una vita normale. Bisogna sempre ascoltarsi e cercare una risposta.