Voler modificare un aspetto della nostra vita è un’aspirazione che ci accompagna costantemente nell’arco dell’esistenza, da cose che ci piacerebbe avere – un lavoro migliore, una casa diversa – a intuizioni su come ci piacerebbe essere – meno timido, più ordinato, meno perfezionista.
Chi di noi è perfettamente contento di quello che è, di ciò che rappresenta o di quello che può dare o fare? Buona parte della nostra serenità sta nell’accettare i nostri limiti e di non focalizzarsi nel voler cambiare gli elementi che sfuggono al nostro controllo; in alcuni casi possiamo solo lavorare su noi stessi, cambiando il modo con cui attribuiamo significato al mondo e di conseguenza modificando i nostri atteggiamenti e comportamenti.
Tuttavia accettare non significa rassegnarsi o tollerare: “Io sono fatto così, è impossibile cambiare” è il secondo ostacolo da abbattere. Pensare di essere nati o cresciuti con un determinato carattere e non avere altre alternative di comportamento è un modo per sfuggire alla responsabilità di come ci comportiamo: nella maggior parte dei casi abbiamo il potere di regolare le nostre reazioni.
Come voltare pagina? La ricerca di un cambiamento duraturo
Il desiderio di cambiare è già il primo passo per capire da dove cominciare e cosa possiamo realmente fare per noi stessi in modo profondo e duraturo che ci renda pienamente soddisfatti.
Questo genere di cambiamento, soprattutto se riguarda una parte di noi, del nostro modo di agire, di relazionarci con gli altri, di vivere le nostre emozioni, richiede coraggio e disponibilità ad osservare e capire il problema che lo ha generato, altrimenti potremo ottenere solo un appagamento parziale a cui potrebbe seguire un senso di frustrazione e di fallimento.
L’aiuto qualificato di un osservatore esterno può rivelarsi prezioso per aiutarci a comprendere le cause e le implicazioni, aiutandoci a diventare più consapevoli di noi stessi, delle nostre risorse interne e come raggiungere quello che vogliamo.
Posso contare sui miei amici, a cosa mi serve lo psicologo psicoterapeuta?
Gli amici sono una risorsa preziosa ma non possono sostituire lo psicologo psicoterapeuta.
Anche se crediamo di poter parlare di tutto e liberamente con i nostri amici senza la paura che ciò comprometta il nostro rapporto, non saremo mai completamente concentrati su noi stessi e neanche gli amici saranno concentrati solo su di noi.
Lo psicologo psicoterapeuta inoltre è più obiettivo e può creare uno spazio più efficace per l’esplorazione e il cambiamento, senza contare che possiede le competenze e gli strumenti utili per affrontare difficoltà strutturate.
Questo non significa “essere pazzo” o “avere problemi gravi”, a chi non è mai capitato di trovarsi in situazioni di crisi e di stallo? In queste situazioni le risorse di una persona possono risultare insufficienti e lo psicologo psicoterapeuta può aiutarci a superare le difficoltà, percorrendo strade inesplorate e incoraggiando il processo di cambiamento.
Come cambiare: falsi miti sullo psicologo psicoterapeuta
Lo psicologo psicoterapeuta non possiede poteri paranormali, non è in grado di sapere al primo sguardo cosa ci passa nella mente, nonostante questo è capace di aiutarci anche se non ha vissuto il nostro stesso problema.
L’esperienza maturata nel tempo, la formazione continua e la capacità di mettersi nei panni dell’altro gli permettono di affrontare situazioni diverse, anche se non le ha vissute in prima persona, rispettando quello in cui crediamo.
Tuttavia lo psicologo psicoterapeuta non può fare miracoli senza il nostro aiuto, la nostra forza e il nostro coraggio: responsabilità e merito del cambiamento rimangono completamente nostri.
scritto da Alessandro Lasagni, Psicologo Psicoterapeuta Sassuolo e Reggio Emilia
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