Nella vita può capitare di aver paura di agire quando siamo di fronte ad altri e di ricevere giudizi negativi, l’importante è che la paura non ci spinga ad evitare la maggior parte delle situazioni sociali, personali o lavorative, come ad esempio esporre una relazione in pubblico, entrare in una sala dove ci sono persone già sedute, partecipare ad una festa o parlare con uno sconosciuto.
La paura di comportarsi in modo “sbagliato” e di venire giudicati può estendersi anche alla manifestazione del proprio disagio, cioè si teme di apparire ansiosi, diventare rossi in volto, di tremare, di balbettare, di sudare, di avere batticuore, oppure di rimanere in silenzio senza riuscire a parlare con gli altri, senza avere la battuta “pronta”.
L’ansia sociale quindi limita fortemente la quotidianità ed il contatto con le altre persone, ma può essere affrontata in modo efficace con l’aiuto di uno specialista.
Difficoltà relazionali e social network
I social network hanno in parte risolto il disagio provocato dall’ansia sociale poiché in assenza di contatto diretto è possibile superare tali difficoltà non affrontandole direttamente. Lo strumento-social agisce da filtro e ci permette di entrare in contatto con la piazza globale ma apre anche al rischio di una rappresentazione di sè distaccata dalla realtà.
Se da un lato ciò ci aiuta a superare le nostre paure, contemporaneamente non ci permette di affrontarle e per evitare di sperimentare tale ansia, la persona ripiega sulla strategia dell’evitamento, che, sebbene porti sollievo nel breve periodo, a lungo andare limita fortemente la sfera sociale dell’individuo.
L’approccio sistemico relazionale è utile perché?
Attraverso la terapia sistemico relazionale è possibile evidenziare quali meccanismi sottostiano alle manifestazioni ansiose sia in riferimento al sistema-famiglia che ad altri contesti con cui siamo in relazione.
In questo modo la lettura del sintomo ansioso acquista uno spazio di significato più ampio che può aiutarci a comprendere quali siano le sue funzioni. Difatti poiché viviamo in un’epoca in evoluzione frenetica non sempre ci è possibile cogliere consapevolmente i cambiamenti che accadono e ruotano attorno a noi.
La nostra risposta “adattiva” a questi eventi non sempre ci risulta funzionale ed ecco che si manifesta l’ansia di cui è importante individuare le caratteristiche e le possibili risorse nel sistema per affrontare la sintomatologia.
Psicoterapeuta cosa fa per trattare l’ansia sociale?
Innanzitutto ci accoglie con adeguate modalità rispetto alla sintomatologia descritta e può costituire un alveo protetto in cui iniziare ad affrontare le nostre ansie e fobie.
Dopo un primo contatto solitamento si procede programmando una serie di incontri attraverso i quali ci aiuterà ad individuare le modalità più efficaci per affrontare le situazioni e condizioni che ci spaventano, quindi che in un certo modo limitano funzionalmente la nostra quotidianità.
scritto da Alessandro Lasagni, Psicologo Psicoterapeuta Sassuolo e Reggio Emilia
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